Corte Costituzionale: il termine di prescrizione dell’azione di responsabilità dei revisori
5 Lug 2024

La Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 (legge n. 193 del 16 dicembre 2024) introduce importanti innovazioni per il settore delle start-up innovative, con l’obiettivo di favorirne lo sviluppo.

In particolare:

I nuovi requisiti di qualifica delle start-up innovative

È stato specificato che la start-up innovativa debba essere una micro, piccola o media impresa, come definita dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Ue, del 6/5/2003, e che, oltre ad avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico (requisito già sancito dal DL 179/2012), non possa svolgere attività prevalente di agenzia e di consulenza.

Condizioni di permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese

È stata ridotta da 5 a 3 anni la permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese, con possibilità di mantenere l’iscrizione fino al quinto anno solo al ricorrere di  almeno uno dei seguenti requisiti:

  1. a) incremento al 25 per cento della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo;
  2. b) stipulazione di almeno un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione (secondo quando previsto dall’art. 158, comma 2, lettera b), del Codice dei contratti pubblici di cui al Decreto Legislativo 31/3/2023, n. 36);
  3. c) incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, o dell’occupazione, superiore al 50 per cento dal secondo al terzo anno;
  4. d) costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro, attraverso l’ottenimento di un finanziamento convertendo o un aumento di capitale a sovrapprezzo che porti ad una partecipazione non superiore a quella di minoranza da parte di un investitore terzo professionale, di un incubatore o di un acceleratore certificato, di un investitore vigilato, di un business angel ovvero attraverso un equity crowdfunding svolto tramite piattaforma autorizzata, unitamente a un incremento al 20 per cento della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo;
  5. e) ottenimento di almeno un brevetto.

Il termine di cinque anni complessivi per la permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese può essere esteso per ulteriori periodi di due anni, sino al massimo di quattro anni complessivi, per il passaggio alla fase di “scale-up“, ove intervenga almeno uno dei seguenti requisiti:

  1. a) aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio, di importo superiore a 1 milione di euro, per ciascun periodo di estensione;
  2. b) incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, superiore al 100 per cento annuo.

La novità riguarda anche le Start up che risultano essere già iscritte alla sezione speciale alla data del 18/12/2024 e per le quali è previsto un apposito regime transitorio: quelle che non siano in possesso dei nuovi requisiti hanno diritto di permanere nella sezione speciale oltre il terzo anno, a condizione che il raggiungimento dei nuovi requisiti avvenga;  per quelle iscritte nel registro da oltre diciotto mesi, entro dodici mesi dalla scadenza del terzo anno; per quelle  iscritte nel registro da meno di diciotto mesi, entro sei mesi dalla suindicata scadenza.

Modifiche alla definizione di incubatore certificato

Sono stati previsti tra i requisiti per la qualifica di incubatore certificato anche l’adeguata e comprovata esperienza nell’attività di supporto e accelerazione in favore di start-up innovative ed è altresì stato previsto che gli incubatori certificati che svolgono attività di accelerazione di start-up siano iscritti in una sezione speciale del Registro delle Imprese differente rispetto a quella prevista per le start-up innovative e per gli incubatori certificati.

Incentivi per Incubatori e Investitori

Sono state introdotte misure per sostenere incubatori certificati e investitori:

  • Credito d’imposta per incubatori: un beneficio dell’8% sugli investimenti effettuati in start-up innovative, con un limite massimo di 500.000 euro per ciascun periodo d’imposta e vincoli di mantenimento degli investimenti per almeno tre anni.
  • Incentivi per enti di previdenza: esenzione fiscale sui redditi generati da investimenti in fondi di venture capital, con una quota minima del 5% (incrementata al 10% dal 2026) destinata alle start-up.

Facilitazioni per Investitori Privati

Sono state disposte misure per attrarre capitali esteri, tra cui permessi di soggiorno per investitori stranieri che destinano almeno 500.000 euro a società italiane o 250.000 euro a start-up innovative, mantenendo l’investimento per almeno due anni.

Avv. Margherita Sarasino